Salone del Mobile 2022

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Forse è inutile dire che quello del Salone e del Fuorisalone è l’appuntamento più stimolante dell’anno per noi designer: non si tratta solo di visitare gli spazi di Rho, ma è la stessa città di Milano che si trasforma e stimola la nostra creatività ad ogni angolo.

Quello che mi piacerebbe fare oggi è condividere quelli che sono stati gli elementi che mi hanno colpito personalmente e che mi piacerebbe integrare e fondere ai miei progetti nei prossimi ambienti in cantiere. 

Cominciamo con la nuova proposta di Shake Design e il loro sperimentale e insolito utilizzo del marmo: curve sinuose integrate ad altri materiali grazie a finiture così precise da richiamare le maestranze artigianali. I dettagli dalle cromie bilanciate perfettamente così come lo sono i supporti delle mensole o le isole delle cucine. A livello emozionale il blocco di marmo monolito della cucina dava un impatto estetico d’effetto e senza dubbio offre la possibilità di dare una personalità molto forte e specifica all’ambiente cucina. 

Rimanendo sul tema di dettagli e di materiali di pregio, spostandoci in città nel distretto delle 5Vie, non posso non parlarvi delle ultime creazioni di Osanna Visconti

 In questo caso la designer e artista utilizza il bronzo per realizzare oggetti di arredamento richiamando la natura e i suoi elementi. Notevole in questo senso è il paravento la cui struttura sono rami di bambù dai quali sono stati realizzati dei calchi per fondervi all’interno il metallo, il tutto poi finito con l’utilizzo di sete antiche a riprendere il concetto dei kimono giapponesi. I due elementi che mi hanno affascinato maggiormente sono stati i tavolini il cui piano in bronzo è uno stampo di paglia di Vienna. Si tratta infatti di un materiale normalmente presente in moltissime case e ambienti, riconoscibile e vicino, ma interpretato e portato ad un livello estetico sublime. 

Questo genere di accessori e opere per il living ha anche la capacità di stimolare noi come designer a realizzare complementi d’arredo che abbiano lo scopo di sposarsi e fondersi proprio con questa tipologia di oggetti. 

    Rimanendo sempre in città, ma spostandoci in Montenapoleone. ho avuto il piacere di visitare l’appartamento Fendi Casa e di toccare con mano, in questo caso letteralmente, materiali e oggetti creati dalla storica Maison. Innanzitutto ho avuto modo di apprezzare il forte e piacevole impatto cromatico: colori caldi e vibranti che danno una connotazione vitale all’ambiente. Inutile dire che i materiali tessili e la loro lavorazione fossero quasi i protagonisti principi di molte creazioni. 

Due oggetti hanno però conquistato il mio gusto e la mia curiosità: lo specchio in cui le mensole creavano una delle varianti del logo delle Maison e le lampade sospese grazie a cinghie di pelle. 

    Un altro brand che mi ha coinvolto e sorpreso è stato Valcucine. I miei clienti conoscono già la mia passione per le loro soluzioni, ma quest’anno sono stato ancora più coinvolto dal modo in cui hanno reso la tecnologia un plus di semplice ed efficace uso per i consumatori. La prima cosa da dire è che nel vedere lo studio e l’ingegnerizzazione della struttura della cucina l’effetto è semplicemente wow. Il design pulito rende infatti quasi invisibile l’enorme studio che c’è dietro l’efficienza produttiva, ambientale e l’integrazione di tecnologia dall’uso intuitivo. 

Degli esempi? Le ante servo assistite o  gli ioni igienizzanti nel comparto dei rifiuti oppure ancora la retroilluminazione dello schienale della cucina che si auto regola con la luce diurna esterna consentendo sempre una visuale ottimale del piano di lavoro. 

    A questo punto, volendo dare invece un tocco altamento personalizzato, colorato e artigianale alla nostra cucina, possiamo passeggiare di nuovo verso le 5Vie e ammirare le creazioni, i disegni e i bagni di colore unici di Laboratorio Paravicini. 

    Rimanendo in tema, ma tornando al Salone, ecco che una visita allo stand di Cesar è quasi d’obbligo. Quest’anno il brand ha re interpretato il concetto della cucina tradizione e di tutto il tema del focolare domestico in chiave moderna. Un esempio di questo spirito è il lavabo che si ispira alla vecchia “pila” casalinga. 

Le forme, come le cromie, sono morbide e sinuose: sia a livello geometrico come impatto ottico, sia osservando i dettagli della lavorazione del marmo del topper. 

Onde e movimenti che rendono decisamente questa una cucina emozionale. 

    In ultimo vorrei fare una menzione a Caimi e alla loro capacità di rendere la fono assorbenza non solo estremamente efficace, ma esteticamente piacevole e aggraziata. 

Si tratta infatti di oggetti facilmente integrabili non solo in ambienti contract, ma anche domestico. 

    Quindi eccoci qui, questi sono i miei personalissimi highlight di questa settimana che è letteralmente una crogiolo creativo per noi del settore e grazie alla quale posso formarmi e spingermi sempre oltre.